Medioevo

Nizariti (setta degli assassini): I Sicari Invisibili del Medioevo

Nel fitto intreccio di alleanze, contese dinastiche e conflitti religiosi che segnarono il panorama del Medioevo in Terra Santa, emerse un gruppo misterioso e temuto: i Nizariti, noti in Occidente come la “setta degli Assassini”. La loro storia si intreccia con quella delle Crociate, e la loro abilità nell’infiltrarsi tra le fila nemiche, seminare il panico e colpire figure di rilievo politico e militare, li rese una leggenda sinistra. Questi uomini, dediti a un credo religioso e politico complesso, agivano spesso nell’ombra, accoltellando i propri bersagli in luoghi inaspettati, talvolta circondati da guardie armate. In pochi riuscivano a sfuggire alla loro letale determinazione. Un episodio emblematico di questo modus operandi fu l’eliminazione di Corrado di Monferrato, un nobile crociato la cui morte segnò un punto di svolta negli equilibri politici del Regno di Gerusalemme. Da allora, l’immagine del sicario silenzioso e implacabile si è radicata nella memoria collettiva, alimentando leggende che, nei secoli, non hanno smesso di affascinare e terrorizzare.

Lista di fonti su cui basare ulteriori approfondimenti sui Nizariti (Assassini) e il contesto storico in cui operarono. Le fonti sono sia primarie (cronache e testi medievali), sia secondarie (saggi di storici e accademici moderni).

Fonti primarie:
1. Guglielmo di Tiro (ca. 1130-1186): Historia rerum in partibus transmarinis gestarum (Storia delle gesta accadute oltremare). Pur essendo una fonte latina di parte cristiana, fornisce un quadro dettagliato del Levante crociato e delle interazioni con varie comunità, compresi i Nizariti.
2. Ibn al-Qalānīsī (1073-1160): Dhail Tarikh Dimashq (Cronaca di Damasco). Cronista arabo che visse in epoca crociata, offre scorci sulla situazione politica e religiosa in Siria e indirettamente anche sulle attività nizarite.
3. Ibn al-Athīr (1160-1233): al-Kāmil fī l-ta’rīkh (La storia perfetta). Grande storico musulmano del XII-XIII secolo che documenta eventi relativi a Crociate, Stati latini e potentati islamici, menzionando talvolta i Nizariti.
4. Abu Shama (1203-1268): Kitab ar-Rawdatayn fī Akhbar ad-Dawlatayn (Il Libro dei due giardini), altra cronaca del Levante islamico che può fornire riferimenti alla presenza nizarita in Siria.

Fonti secondarie (studi moderni):
1. Bernard Lewis: The Assassins: A Radical Sect in Islam (1967, varie ristampe), testo classico dell’islamistica occidentale che ha contribuito a definire il quadro storico sul fenomeno degli “Assassini” e a separare mito da realtà.
2. Farhad Daftary:
o The Assassin Legends: Myths of the Isma‘ilis (1994), dedicato allo smantellamento di vari stereotipi sulle pratiche nizarite.
o The Ismā‘īlīs: Their History and Doctrines (Cambridge University Press, ed. aggiornata 2007). Un’opera fondamentale, scritta da uno dei maggiori esperti contemporanei della storia ismailita, che tratta ampiamente anche i Nizariti.
3. Marshall G. S. Hodgson: The Secret Order of Assassins: The Struggle of the Early Nizârî Ismâ‘îlîs Against the Islamic World (1955), uno dei primi studi moderni a esaminare i Nizariti nella loro complessità dottrinale e politica.
4. Heinz Halm: The Fatimids and their Traditions of Learning (1997). Sebbene si concentri sulla dinastia fatimide, offre contesto sull’isma‘ilismo da cui i Nizariti si distaccarono, fornendo un background prezioso per comprendere le origini del movimento.
5. Paul E. Walker (ed.): Testi e studi accademici pubblicati dall’Institute of Ismaili Studies di Londra, una delle istituzioni più accreditate nello studio dell’isma‘ilismo, che ha prodotto articoli, raccolte e monografie dedicate anche all’esperienza nizarita.

Approfondimenti generali sul contesto storico:
1. Jonathan Riley-Smith: The Crusades: A History (diverse edizioni), per una visione d’insieme sul contesto geopolitico, religioso ed economico delle Crociate e degli Stati latini in Terra Santa.
2. Christopher Tyerman: God’s War: A New History of the Crusades (2006), un’opera completa e aggiornata per inquadrare il panorama politico e religioso in cui si muovevano i Nizariti.
Queste fonti, opportunamente integrate, consentono una comprensione sfaccettata dei Nizariti, delle loro motivazioni ideologiche, dei metodi operativi e dell’impatto che ebbero sul delicato scacchiere del Levante durante il periodo crociato.

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